Otoplastica

L’otoplastica consiste in un intervento chirurgico che mira a correggere dei difetti delle orecchie e rimodellarle. L’otoplastica serve per rimodellare la cartilagine auricolare delle orecchie nei casi in cui ci siano delle curve e delle sproporzioni, o nel classico caso delle orecchie a sventola.

Questo tipo di intervento chirurgico non lascia cicatrici visibili e permette di rimodellare le orecchie, in alcuni casi eliminando una porzione di cute e riposizionando la membrana cartilaginea in modo che l’angolo della sporgenza dell’orecchio rispetto alla testa venga ridotto.

Correggere le orecchie a sventola o i difetti alle orecchie permette di ritrovare l’autostima e la serenità, e di vivere tranquillamente in mezzo agli altri senza temere giudizi.

Questo tipo di intervento chirurgico può essere tranquillamente effettuato anche nei confronti di bambini. In generale permette di modellare tutte le tipologie di inestetismi delle orecchie, sia che siano a sventola, sia che siano grandi o malformate.

Si parla di orecchie a sventola per fare riferimento a quelle orecchie con angolo fra padiglione auricolare e processo mastoideo superiore a 30-35 gradi. Sono semplicemente un difetto estetico, in quanto non alterano l’udito. Tuttavia l’otoplastica può essere richiesta anche per modificare orecchie troppo piatte o troppo grandi.

Negli adulti in genere l’otoplastica viene richiesta da coloro che si sentono in imbarazzo per avere delle orecchie troppo grandi o sproporzionate o malformate. In alcuni casi si tratta di un intervento che serve per ridurre il dolore delle orecchie troppo sporgenti.

Nei bambini e nei più giovani si ricorre all’otoplastica quando si avverta un malessere celato del figlio per essere preso in giro per le dimensioni delle orecchie.

Intervento di otoplastica

Prima di procedere all’intervento di otoplastica il chirurgo deve chiedere al paziente quale sia la sua anamnesi e la sua storia clinica, se abbia sofferto di malattie o di infezioni all’orecchio in passato, se sta assumendo farmaci, se ha avuto altri interventi chirurgici in passato.

Sulla base di queste informazioni il chirurgo si deve regolare. Quindi passa ad un esame fisico, controllando la forma e la dimensione delle orecchie e sulla base di questo esame pianifica la procedura appropriata.

Prima dell’intervento bisogna smettere di fumare, evitare alcuni farmaci come aspirina e farmaci che rallentano la circolazione sanguigna.
Negli adulti, l’otoplastica viene eseguita in ambulatorio e in anestesia locale. Nei bambini invece si fa anestesia generale e il paziente viene ricoverato per almeno una notte.

Sono due le principali tecniche con le quali viene eseguita l’otoplastica.
L’otoplastica mediante incisione consiste in quella più comune: il chirurgo pratica un taglio verticale nella parte posteriore dell’orecchio e quindi procede al rimodernamento dell’orecchio medesimo, ed alla fissazione dei tessuti con suture interne. Alla fine il chirurgo richiude le ferite e copre il tutto con una benda.

Invece nell’otoplastica senza incisioni, pratica innovativa che mira ad evitare delle evidenti cicatrici, l’intervento si realizza applicando delle suture interne per mezzo di un ago, e così migliorando la condizione dell’orecchio. In questo caso non si elimina il materiale delle orecchie, e quindi il margine di rimodernamento è limitato, perché la correzione è minima e soprattutto interna. In questo caso però non c’è alcuna cicatrice.

L’intervento in genere dura due ore o più nel primo caso, una nel secondo caso. Dopo l’operazione è bene restare a riposo completo per 48 ore. Bisognerebbe anche evitare sforzi. Il bendaggio protettivo deve essere mantenuto per massimo una settimana.

Esso serve soprattutto per evitare infezioni batteriche in questa zona molto delicata. Nel corso della notte sarebbe bene dormire con la testa sollevata e senza appoggiarsi di lato, altrimenti si potrebbero traumatizzare le orecchie e riaprire le ferite, rendendo così più lunga la guarigione.