La rinoplastica

La rinoplastica consiste in un intervento chirurgico estetico che ha lo scopo di correggere la forma del naso, anche della punta.

Sulla base della necessità del paziente, si modifica la forma del dorso del naso, eliminando gobbe o forme delle ossa che non piacciono, riducendo la punta, e via dicendo. La rinoplastica consiste in un intervento che permette alla persona che vi si sottopone di riacquistare fiducia in sé stesso per mezzo di una miglioria estetica. Il naso è molto importante e quindi è opportuno cercare di far sì che risponda alle esigenze estetiche del soggetto interessato.

Se ciò non avviene, è possibile modificare la forma del naso per mezzo della rinoplastica.
L’obbiettivo di questa tecnica chirurgica è quello di stabilire nuovamente le proporzioni fra le varie parti del naso, sia ossee che cartilaginee, e il resto del viso. Perché ciò avvenga bisogna valutare il viso della persona nel suo complesso, tenendo conto della proporzione fra le varie parti del corpo, ma anche della sua personalità.

La rinoplastica primaria consiste nell’intervento su un naso sul quale ancora non si è intervento chirurgicamente, ed oggi come oggi è una delle tecniche chirurgiche più richieste in assoluto.

Il paziente ideale per la rinoplastica è la persona che ha il naso con dei difetti, come il naso aquilino, a patata, deviato o storto, sproporzionato rispetto al viso, o con narici estremamente larghe. Se fatta in età adulta, la rinoplastica permette di ringiovanire tutto l’aspetto del volto.

È fondamentale che il chirurgo sappia comunicare con il paziente in modo da comprendere quelle che sono le sue aspettativa per avere un naso che risponda alle sue attese.

Infatti un naso sgraziato e sproporzionato può davvero minare l’autostima di una persona e spingerla lontana dai rapporti sociali. Grazie ad un ritocco al naso cambia tutta l’estetica e la proporzione del volto.

Intervento di rinoplastica

La decisione di effettuare questo intervento deve essere maturata nel tempo, e non deve essere frutto di una decisione d’impulso.

Prima di procedere alla rinoplastica è necessario effettuare degli accertamenti, per cui il chirurgo deve accertarsi che il paziente sia nelle condizioni di salute ideali.

Bisognerebbe evitare, per due settimane prima dell’intervento, fumo, alcol, e farmaci a base di acido acetilsalicilico.
La rinoplastica prevede che il chirurgo effettui delle incisioni sia interne che esterne al naso. Il chirurgo, se esegue la rinoplastica aperta, deve effettuare in primis la recisione della columella, porzione di pelle che divide le narici.

La procedura in questione è più semplice perché permette di vedere meglio la zona dov si opera, ma lascia una cicatrice esterna, per quanto rimanga ben nascosta sotto il naso.

Oggi è molto diffusa la rinoplastica chiusa, che consiste in una tecnica che non prevede incisioni sulla pelle in quanto il chirurgo modella il naso per mezzo delle stesse narici. Il chirurgo incide le mucose finché giunge fino alla porzione di cartilagine o di osso che intende modellare. A questo punto procede a modellare la parte in questione secondo quanto riesce con i tessuti.

Il chirurgo modella la struttura del naso – ossa e cartilagine – e quindi riposiziona la pelle come prima, senza incidere.

Quest’ultima tecnica, la rinoplastica chiusa, ha un ottimo risultato estetico perché non lascia alcuna cicatrice. Tuttavia è necessario che venga effettuata da un chirurgo estremamente esperto e con grandi capacità.

In genere l’operazione di rinoplastica non richiede più di mezz’ora.
Dopo l’intervento il chirurgo inserisce due tutori nelle narici, o i tamponi. Sul naso si imposta una mascherina rigida che mantiene i tessuti in posizione. Dopo 24 ore in genere vengono rimossi i tutori.

Bisogna applicare compresse fredde per i primi giorni, nell’arco di due o tre settimane il gonfiore diminuisce molto e poi i tessuti si normalizzano dopo diversi mesi.